4 Ottobre 2023

Perché un sito sulla pratica psicomotoria?

Un sito a cura della Psicologa e Psicomotricista Martina Agnoli per far conoscere in modo semplice vari aspetti dello sviluppo infantile e della genitorialità, con un focus particolare sulla Pratica Psicomotoria
«Mi occupo di quelle “impronte” inscritte nella memoria del corpo, una memoria dal carattere esclusivamente biologico, che si forma quando ancora le strutture cerebrali non sono mature per poter tenere ricordi recuperabili a parole».
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Il sito www.praticapsicomotoria.it nasce dall’intenzione di far conoscere in modo semplice, a chiunque ne sia interessato, vari aspetti dello sviluppo infantile e della genitorialità, con un focus particolare su un’attività che rappresenta uno straordinario aiuto alla maturazione psicologica di ogni bambino, ma che è ancora oggi, a mio sentire, poco conosciuta e ancor meno compresa, motivo per cui spesso non le viene riconosciuta la giusta importanza e il giusto valore. Si tratta della Pratica Psicomotoria alla quale ho iniziato ad interessarmi e formarmi agli anni dell’Università, mentre studiavo Psicologia nell’Ateneo di Padova e alla quale nel tempo mi sono appassionata a tal punto da renderla oggi uno degli strumenti principali del mio lavoro. Questo perché c’è stato un momento in cui ho sentito chiaro dentro di me che lavorare “a tavolino” con bambini in difficoltà non mi permetteva di aiutarli come avrei voluto e non mi permetteva soprattutto di raggiungere uno degli obiettivi principali che mi proponevo come psicologa dello sviluppo, ossia prevenire, se possibile, quel malessere causa di grande sofferenza.

Ho ripreso così la formazione alla Pratica Psicomotoria, in particolare alla Pratica Psicomotoria Aucouturier, che inizialmente avevo abbracciato fermandomi al livello educativo, approfondendo il campo dell’aiuto e della terapia somato-psichica e ho trovato in essa uno strumento eccezionale che partendo dal corpo, in particolare dal corpo in relazione, si prende cura della salute psichica del bambino che si esprime attraverso le vie del gioco e dell’azione, canali con cui egli può “dar voce” alle sue emozioni e ai suoi pensieri più profondi e parlare senza parole di se stesso. Mi occupo di quelle “impronte” inscritte nella memoria del corpo, una memoria dal carattere esclusivamente biologico, che si forma quando ancora le strutture cerebrali non sono mature per poter tenere ricordi recuperabili a parole. Oggi sappiamo che queste impronte sono responsabili, più di qualunque altra esperienza, nel determinare la persona che diventeremo, il nostro benessere, i nostri bisogni, le nostre ambizioni, le nostre scelte ed anche, appunto, il nostro malessere.

A volte è sufficiente accompagnare il bambino a trovare soluzioni a delle piccole difficoltà affinché il corso del suo sviluppo possa procedere senza particolari intoppi, altre volte è necessario “riparare” le ferite o mancanze per prevenire che esse si sedimentino in modo stabile come tracce dolorose nel corpo.

La Pratica Psicomotoria Aucouturier riesce in questo senso ad offrire una speranza ad ogni bambino, anche a quelli in estrema difficoltà, ascoltando, trasformando e dando un senso a quanto viene espresso dal “non verbale”, dalle vie simboliche del gioco e della creazione e ritornando al corpo e alle sue memorie, là dove nessuna terapia che si basa solo sulla parola può arrivare.

Proprio per questi motivi credo valga la pena di farla conoscere il più possibile, cercando di farne comprendere il valore e l’utilità, con degli approfondimenti che possono aiutare genitori, educatori, insegnanti, ma anche altre figure professionali che si occupano di infanzia a capire i bisogni dei bambini, le loro modalità comunicative, i segnali di malessere che ci inviano e molti altri aspetti del loro sviluppo per essere adulti in connessione con loro, presenti nel loro percorso di crescita, attenti alla loro salute.

Sono oggi una Psicologa dello sviluppo e dell’intervento nella scuola, iscritta all’Albo degli psicologi del Veneto dal 2010 e una Psicomotricista formata alla Pratica Psicomotoria Aucouturier e riconosciuta Specialista presso l’EIA (Ecole International Aucouturier). Integrando le conoscenze provenienti da questi percorsi di studi e dalla formazione continua in entrambi gli ambiti con quelle interessantissime provenienti dal settore delle neuroscienze, soprattutto delle neuoroscienze affettive, sono giunta ad occuparmi di prevenzione e di aiuto, intendendo il mio lavoro come una modalità di “prendersi cura” del bambino e non semplicemente di “curare” il suo malessere o la sua patologia, il che mi permette di guardare alla persona e di andare oltre al concetto di remissione dei sintomi. Nella nostra formazione impariamo ad accogliere, ad ascoltare, a riconoscere l’altro e a restituire a ciascuno la propria dignità e la speranza necessaria per il proprio futuro.

Proprio per questo ho il desiderio che la Pratica Psicomotoria possa entrare nella vita di quanti più bambini possibile, valorizzandoli nella loro essenza, con la promessa di provare a stare meglio, insieme. Infatti, solo insieme ad uno specialista che possa meravigliarsi con lui e essere per lui specchio del piacere che egli prova nel poter dare ascolto alla propria interiorità e nel poterla esprimere attraverso la propria azione sul mondo, il bambino sente di esistere e vive una profonda trasformazione a livello neurobiologico che lo cambia nel corpo, nelle emozioni, nella sua possibilità di crescere come una persona intera e integra, che sta bene con sé e con gli altri.

“Diventa chi sei” diceva Jung alludendo alla possibilità per ciascuno di poter manifestare il proprio potenziale se gli viene concesso di esprimersi. Questa la speranza che vorrei dare ad ogni bambino, questo l’intento con cui giorno dopo giorno io mi realizzo nel lavoro che faccio.

Martina Agnoli